HISTORY

I BANTU DEL GIUBA NELLE TRADIZIONI DEI WAZEGUA Vinigi L. Grot­tanelli *


11 loro odio per gli op­pres­sori li portö a far scem­pio della salma del capo ne­mico, del cui cranio i WaZegua si van­tano di aver fatto un re­cip­i­ente per mis­urare il granturco. A Mkoma suc­cesse a sua volta il figlio Mgasa; questi era capo quando nella zona in­ter­ven­nero gli In­glesi, i quali posero fine alle guerre fra WaZegua e So­mali. Mgasa as­sunse il co­mando quando il padre, che mori poi ul­tra­cen­te­nario, era an­cora in vita; e lo con­servö poi as­sai a lungo, es­sendo morto an­ch’egli in tarda etä, in­torno ai 90 anni sec­ondo gli in­for­ma­tori. A Mgasa suc­cesse il figlio Mazali, con il quäle en­tri­amo nella sfera dei ri­cordi di­retti dei miei in­for­ma­tori: parec­chi fra questi si ri­cor­da­vano molto bene di lui, che sarebbe morto gio­vane (a circa 35 anni) una trentina di anni ad­di­etro. Mazali sarebbe nato per­ciö in­torno al 1885. Sotto il suo co­mando, non vi furono piü guerre. Mazali fu il primo capo zegua con­ver­tito al­l’is­lamismo. Au­tore della con­ver­sione fu un Bag­iuni, il mwal­imu Ma­hamadi. AU’atto di essa, Mazali prese il nome di ‘Abd ar-Rah­man. Quando egli mori in gio­vane etä, non las­ci­ava che figli pic­coli: gli suc­cesse per­ciö l’at­tuale capo Cibango, figlio di Muhina Mkoma. Quest’ul­timo era fratello mi­nore di Mgasa Mkoma: Cibango ä cosi figlio dello zio pa­terno di ‘Abd ar-Rah­man Mkoma, os­sia cug­ino primo par­al­lelo del suo pre­de­ces­sore.